Il
sistema nervoso centrale (SNC) controlla finemente la forza di
contrazione del muscolo, da un valore minimo ad un valore massimo,
regolando in questo modo sia il numero di unità motorie reclutate,
sia la frequenza di attivazione di ciascuna di esse. L'unità motoria
è rappresentata dal motoneurone che attraverso il suo assone
determina la contemporanea contrazione delle fibre muscolari da esso
innervate attraverso la trasmissione del potenziale d'azione
originalmente generato da un impulso eccitatorio cortico-spinale
(ovvero a partenza cerebrale e proiezione midollare). I motoneuroni
sono raggruppati a
pool destinati
ad innervare fibre di muscoli diversi.
Mio nonno mi ripeteva sempre:
Mio nonno mi ripeteva sempre..
"...Il calcio è peggio di un' amante, perché di lei ci si stanca, dello sport mai."...come dargli torto?
giovedì 27 settembre 2012
sabato 8 settembre 2012
Vantaggi e Limitazioni degli Small-Sided Games (SSG)
Nel
corso del tempo, la ricerca di mezzi allenanti specifici per la
disciplina sportiva è stata oggetto di continue ricerche, volte allo
scopo di offrire al preparatore atletico mezzi di allenamento che
ricalcassero in maniera specifica il coinvolgimento di quelle
attività che un calciatore svolge in gara.
Nell'ambito
dell'allenamento della Resistenza, sono ancora molto diffuse, per
validità di raggiungimento dell'obiettivo e per esperienze comuni,
le esercitazioni “a secco”, che, rappresentate in percentuale di
gradimento, si riferisce solo al 7% dei calciatori.
domenica 2 settembre 2012
I Fattori limitanti dei test a navetta.
Il
buon utilizzo dei dati derivati dai test di valutazione per la
pianificazione dei lavori, è un ottimo strumento per l'incremento
della performance.
L'utilizzo
di strumentazioni tecnologiche quali i sistemi di telemetria o
cardiofrequenzimetri, per il monitoraggio dell'atleta sotto sforzo,
sono oggi il requisito minimo per garantire un corretto
raggiungimento degli obiettivi predisposti. La valutazione del carico
interno è, quindi, un parametro importantissimo per il controllo e
la valutazione degli effetti allenanti sul nostro calciatore.
sabato 1 settembre 2012
Considerazioni circa la Repeated Sprint Ability (Rsa)
Nel 1993 abbiamo letto un articolo di un gruppo di ricerca australiano il quale aveva in maniera generica affrontato la Rsa. Da allora fino al 2011 nessun articolo è stato pubblicato a riguardo. Nel 2011 ben 27 articoli sono stati pubblicati, nei quali si è iniziato a chiedere se la rsa fosse davvero un requisito importante per il calciatore. Per Sprint, vi sono differenti definizioni, e in 27 articoli non vi sono definizioni uniformi. Viene quindi reputata una qualita importante nel calcio? E quali sono i fattori limitanti?
Test a navetta: "Yo-Yo Intermittent Recovery test"
E'
convinzione comune dei preparatori atletici, l'importanza
della valutazione
delle capacità dell'atleta per una corretta pianificazione del
lavoro e per mantenere sotto controllo lo stesso. Nel
corso degli anni, infatti, notevole è stata la ricerca di test
di valutazione
che potessero avere una correlazione quanto più possibile interposta
tra
le azioni specifiche di gioco e l'esecuzione del test.
Allenamenti Intermittente: due modalità a confronto
La motivazione che mi ha indotto ad intraprendere un lavoro di revisione critica in materia di preparazione atletica dei calciatori, risiede in una necessità pratica da me avvertita, proprio nel corso della mia attività di preparatore atletico di calcio, nel momento in cui mi sono apprestato a definire un programma di lavoro secondo i canoni metodologici fino a quel momento in voga e così tramandati dal passato in base all’esperienza maturata con il tempo, e mi sono accorto del fatto che tali canoni non sono ormai attinenti alle esigenze ed alle sollecitazioni che attualmente vengono effettuate su atleti che svolgono un lavoro completamente diverso da quello previsto per i calciatori del passato e per le diverse strategie di gioco e per le modificazioni degli schemi tattici avvenuti nel tempo. In pratica, l’aspetto che maggiormente ha suscitato una situazione d’allarme nelle mie considerazioni sul lavoro da proporre agli atleti è stato l’ambito dell'allenamento mirato all'incremento della resistenza specifica, che secondo l’esperienza vissuta da allenatori quando avevano ricoperto il ruolo di calciatori veniva ottenuta attraverso lo sviluppo della potenza aerobica per mezzo di allenamenti di durata o di prove ripetute su distanze notevoli. Pertanto, ho inteso considerare, attraverso una attenta rilettura delle conoscenze finora acquisite, le metodiche di allenamento dei vari meccanismi energetici, il controllo dell’allenamento attraverso, i test codificati ed in grado di rilevare la situazione istantanea dei soggetti per quel che riguarda sia il lavoro aerobico che anaerobico, e porre a confronto tra loro due degli allenamenti a “metodica intermittente” che ho ritenuto più validi per lo sviluppo della potenza aerobica alla luce delle acquisizioni scientifiche più accreditate e più moderne.
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